lundi 23 février 2015

Intervista su Sicilia Journal per promuovere matrimonio omosex



Giuseppe Fiamingo
Chi è Giuseppe Fiamingo?
“Ho avuto la fortuna di avere una madre catanese (Ada Aveline), molto aperta, che ha saputo trasmettermi questa apertura di spirito,  l’amore per la conoscenza, per i Paesi e per  le lingue straniere.   Mi ha incoraggiato a studiare l’inglese andando anche in Inghilterra d’estate quando avevo solo 6 anni!  A 14 anni, dopo due anni al ginnasio Cutelli, mia madre mi ha dato l’opportunità di frequentare il liceo a Bruxelles, alla Scuola europea, sperimentando una sorta di Erasmus ante litteram ed autofinanziato.  Il bello della scuola europea  é che, pur studiando nella tua lingua madre (nel mio caso l’italiano) , ti abitui a conoscere e convivere coi giovani delle diverse nazionalità europee, perché ci fai assieme educazione fisica, e ci studi storia e geografia.  Poi ho avuto voglia di “riprendere contatto” col mio Paese ed ho frequentato l’università commerciale Bocconi, dove mi sono laureato in Economia aziendale, con una tesi sull’aiuto della CEE ai Paesi in via di sviluppo.  E’ stato quindi naturale il ritorno a Bruxelles ed uno stage alla Commissione Europea.  Le prime esperienze lavorative sono state in uffici di consulenza su varie tematiche di interesse per clienti italiani.  Ho lavorato poi nel campo delle politiche europee relative all’agricoltura  e dell’agroalimentare, in gruppi come la Lega delle Cooperative o la Ferrero.  Sono stato in seguito selezionato come agente temporaneo per la Commissione europea, dove ho lavorato sei anni nel regime internazionale agli scambi per i prodotti agricoli trasformati, occupandomi sia di tematiche industriali che di negoziazioni commerciali con Paesi come la Turchia, Israele e gli Stati Uniti.  Nel frattempo, tanto per non smentire l’apertura alla multiculturalità, avevo incontrato mia moglie, belga francofona,con cui abbiamo poi avuto due figli, Mathilde che oggi ha 23 anni e Luca che ne ha 21.  In seguito ho avuto varie e diverse esperienze lavorative, spazianti dalla gestione di un frantoio oleario nella pianura di Taormina alla gestione di un’agenzia immobiliare a Bruxelles, sempre provvedendo ad una formazione continua professionale”.
Qual è il tuo rapporto con l’Italia e la Sicilia, in particolare?
“Continuo ad adorare il mio Paese, ed in particolare la Sicilia, anche se mi addolora vedere la natura devastata da “pirati” che si trovano di fronte  uno Stato indifferente, troppo spesso rappresentato da un’amministrazione pletorica ed inefficace  e da politici che non perseguono gli interessi comuni!”
Promotore della raccolta di firme per la petizione online a favore dei matrimoni delle coppie omosessuali, indirizzata a Matteo Renzi, cosa l’ha portata a perorare la causa?
“L’idea della petizione a Renzi  per avere finalmente anche in Italia il matrimonio omosessuale nasce semplicemente dal mio innato senso di giustizia , nonché dalla considerazione che a pari doveri (la tassazione) si devono accompagnare pari diritti, tra coppie coniugate eterosessuali ed omosessuali.  In Italia il matrimonio civile prevede una tutela del coniuge riguardo ai diritti relativi all’abitazione coniugale, ai congedi lavorativi, all’assistenza sanitaria ed alla possibilità di visitare il coniuge in una struttura ospedaliera, alla reversibilità della pensione ed anche riguardo alla successione, al di là delle disposizioni testamentarie.  Tutto ciò  in Italia non é accessibile a chi coniugato non é, come le coppie omosessuali”.
Se molti Paesi europei si sono allineati all’esigenza di uguagliare i diritti di tutti a unirsi in matrimonio indipendentemente dagli orientamenti sessuali, perché l’Italia resta indietro?
“Riguardo ai diritti civili l’Italia é ormai relegata a fanalino di coda nell’Unione Europea.  Oltre al matrimonio omosessuale, basti pensare al diritto di fine vita, sempre negato anche dopo le tristissime derive e strumentalizzazioni del caso Englaro. Per l’Italia, l’alibi di Paese cattolico che non tollererebbe il matrimonio omosessuale non mi sembra pertinente, visto il calo massiccio in questi ultimi decenni riguardo alla frequentazione delle funzioni cattoliche.  Inoltre Paesi con tradizione cattolica come il Belgio, o la Spagna, sono stati tra i pionieri mondiali , dopo l’Olanda, nell’introduzione del matrimonio omosessuale.  Riguardo all’Italia mi sembra piuttosto, come per altre tematiche relative ai diritti civili, una questione di corretta informazione dei cittadini e di dialogo corretto e pacato con e tra politici che siano chiamati a rispondere ai propri elettori. Ma in Italia, con una legge elettorale coi listini bloccati, si é creata una classe politica completamente irresponsabile riguardo agli elettori!”
UE
Che tipo di riscontro sta avendo questa petizione online, il paese risponde sensibilmente all’argomento, o a firmare sono solo gli omosessuali?
“In verità mi aspettavo maggior sostegno da parte dalle associazioni LGBT, ma ho avuto risposte insperate da singoli attivisti, che mi hanno già procurato due interviste, oltre questa.  Abbiamo superato 3.300 firme, ma il traguardo che ci siamo posti é di 10.000 firme. Ce la potremo fare con l’aiuto dei media e soprattutto la sensibilizzazione di cittadini.  Un punto su cui é opportuno insistere é che col matrimonio omosessuale le coppie etero non perderanno alcun diritto!  Si tratta quindi di una battaglia di pura civiltà, per potere fare beneficiare della parità dei diritti portati dal matrimonio quella parte della comunità LGBT che desidera sposarsi”.
Matrimoni_gay_biglietto
Come si accede alla petizione, possono firmare tutti?
“Certo, é una petizione on-line aperta a tutti , in cui basta indicare il proprio nome e cognome e si può anche lasciare un eventuale commento sulla propria motivazione alla firma della petizione. Ecco il link:https://www.change.org/p/matteo-renzi-estenda-matrimonio-civile-a-coppie-omosex-secondo-sentenza-4184-2012-corte-cassaz “.
Quanto i retaggi di una cultura basata sul machismo siciliano avrebbero condizionato questa scelta di avviare una petizione, se fosse rimasto in Sicilia, dove i termini ‘gay’ e ‘lesbica’ sono utilizzati con accezione dispregiativa?
“Credo che solo quando gli italiani prenderanno finalmente in mano la propria informazione, attraverso l’ accesso Internet alle svariate fonti di informazioni esistenti, invece di seguire slogan populisti di politici che sanno solo urlare, facendo appello alla pancia o alla paura del diverso, avremmo infine una società migliore”.
 Il riconoscimento del matrimonio egualitario porterà a nuove battaglie per l’adozione dei figli da parte di coppie omosessuali, a suo parere l’Italia è pronta per abbattere certi stereotipi di genere e a riconoscere pari diritti? Cosa deve essere ancora fatto per abolire qualunque tipo di discriminazione?
“Credo che le battaglie civili vadano fatte tappa per tappa. Renzi aveva promesso aperture con un decreto di legge sulle “civil partnership”  (Decreto Cirinnà) dando alle coppie omosessuali gli stessi diritti delle coppie coniugate, ma anche questo provvedimento sembra essersi arenato tra gli annunci ad effetto della “svolta buona”…
Ogni genitore dovrebbe educare i figli al rispetto dell’altro e del mondo. Che impostazione ha adottato per l’educazione dei suoi figli? Cosa augura per il loro futuro?
“Credo e spero di aver educato, insieme a mia moglie, i nostri figli al rispetto del prossimo, naturalmente anche del diverso, nel rispetto dell’ambiente e per un uso oculato delle risorse (terra, acqua, energia, cibo…), in modo di potere trasmettere alla nostra discendenza un mondo ancora sostenibile.  Per il futuro dei nostri figli credo che sia inoltre  importante trasmettere loro l’amore per la conoscenza, per la cultura e per la natura, trasmettendo loro  il valore della costruzione della propria conoscenza attraverso lo studio e l’applicazione, sia da soli, assecondando la propria curiosità, ma anche osando dire ad un professore o al proprio interlocutore “non ho capito”, in modo che questo si spieghi meglio”.
bruxelles Grand Place

vendredi 20 février 2015

Siamo tutti Charlie, ma attenzione ai politici che ci marciano...



L'11 gennaio a Parigi sono accorsi i capi di Stato di vari Paesi a mostrare la loro solidarietà alla Francia dopo gli attentati degli islamisti radicali che avevano decimato la redazione di Charlie Hebdo e poi seminato terrore e morte attorno a Parigi.

In verità molti di questi capi di Stato e plenipotenziari hanno sfilato a Parigi  facendo puro "greenwashing". 
Se andiamo infatti a verificare come vengono trattati i diritti umani in casa di questi signori, il quadro della coerenza ne esce più che ammaccato!

A Parigi era presente l'ambasciatore dell'Arabia Saudita, la stessa che in nome di JeSuisCharlie fa amministrare 1000 frustare al blogger Raif Badawi, lo condanna a 10 anni di prigione e gli dà una multa di 250.000 dollari! 

Era anche presente l'ambasciatore della Russia di Putin, la stessa Russia in cui, secondo Human Rights Watch, sono aggrediti violentemente esponenti della comunità LGBT, sono infranti i diritti umani nella Crimea, da poco occupata manu militari http://www.hrw.org/europecentral-asia/russia



A Parigi vi era anche il primo ministro israeliano Netayanu, quell'Israele che mantiene il blocco illegale sulla banda di Gaza, i cui edifici sono stati distrutti in gran numero, e la popolazione costretta quindi a dormire quest'inverno all'addiaccio, causando la morte x ipotermia di diversi bambini palestinesi.
Lo stesso Israele che nei territori occupati, durante la seconda Intifada, secondo la Commissione delle Nazioni Unite sui diritti umani, ha esercitato "frequente e sistematica violazione dei diritti umani attraverso la forza di occupazione, in particolare uccisioni di massa e punizioni collettive come demolizioni di case ed il blocco dei Territori Palestinesi, misure che costituiscono crimini di guerra, flagranti violazioni del diritto umanitario internazionale nonché crimini contro l'umanità"
http://en.wikipedia.org/wiki/Human_rights_in_Israel#Human_rights_in_the_occupied_territories



A Parigi ha sfilato anche il Presidente dell'autortà palestinese Abbas, la stessa autorità palestinese che porta a processo e fa condannare ad un anno di prigione chi critica il suo Presidente , Abbas, su Facebook o che arresta chi inizia una campagna contro la corruzione...
La stessa autorità palestinese già responsabile in passato per l'uccisione di diversi giornalisti e che ne ha fatto arrestare cinque soltanto nel 2012...
http://en.wikipedia.org/wiki/Human_rights_in_the_Palestinian_territories



A Parigi nel corteo dei capi di stato vi era anche l'ambasciatore della Turchia di Erdogan. Ricordiamo che nel 2014 il Consiglio d'Europa ha reso 94 sentenze costatando la violazione dei diritti umani in Turchia.
http://www.echr.coe.int/documents/cp_turkey_fra.pdf
Inoltre l'associazione Human Rights Watch denuncia la "regressione dei diritti umani e dello Stato di diritto in Turchia in seguito alle manifestazioni di massa avvenute nel 2013 ed alle accuse di corruzione che portano al cuore del governo dell'AKP. Human Rights watch ha formulato delle raccomandazioni  concrete vertenti su 4 punti: maggiore conisiderazione per i diritti umani nell'ambito del processo di pace in corso col Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) maggiore presa in conto per una riforma del sistema giudiziario penale; fine dell'impunità riguardo agli abusi attuali e passatii commessi da agenti statali e della violenza nei confronti delel donne; nonché la fine delle restrizioni applicantesi  ala libertà di espressione, ai media, ad Internet ed ai diritti di riunione e di associazione" 


Quindi non lasciamoci influenzare passivamente dalle immagini che ci propinano i media assoggettati agli uffici stampa dei "leaders" mondiali, ma badiamo alla sostanza.

Verificare ed incrociare i dati richiede tempo, ma ne vale la pena!



mercredi 4 février 2015

Perché in uno Stato degno di questo nome un politico condannato va estromesso

Qui in Europa noi facciamo cosi', se un politico viene condannato, anche per una mela rubata al supermercato  o anche per un reato abbastanza leggero come la corruzione sportiva, come successo a Bernard Tapie in Francia, la sua carriera politica é FINITA!

Lo stesso non sembra proprio che succeda in Italia.

Al di là della condanna definitiva (coi tre gradi di giudizio, un lusso fantastico, che ci costa tantissime prescrizioni e con cui la certezza della pena va a farsi benedire) un politico condannato già in primo grado dovrebbe essere costretto all'oblio, se non dal suo partito, almeno da un'opinione pubblica resa cosciente ed attenta da media INDIPENDENTI.


Per fare il caso del peggiore delinquente ad oggi della nostra classe poltica, Silvio Berlusconi, cercando nel suo dossier giudiziario,  esce fuori un papello lungo due metri, tra precrizioni, amnistie, fatti che non costituiscono più reato (nel senso che hanno cambiato la legge dopo che l'autore aveva compiuto il delitto) e procedimenti ancora in corso, 
http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi

Nella situazione odierna Berlusconi é un condannato, nel processo "Mediset", per reati socialmente odiosi come la frode fiscale (per 6,6 milioni di € nel 2001 ma estinti per prescrizione, per 4,9 milioni di € nel 2002 e per 2,4 milioni di € nel 2003) il falso in bilancio e l'appropriazione indebita.

Berlusconi é stato condannato il 1° agosto 2013 dalla Corte di Cassazione a 4 anni per frode fiscale, di cui tre anni condonati a seguito dell'indulto del 2006 ed ad un versamento, per 10 milioni di euro, a fronte pero' di un'evasione fiscale accertata di 13,9 milioni, di € di cui 6,6 milioni di € del 2001 prescritti.

A seguito della legge "Severino" Berlusconi ha perso il seggio di senatore, risulta incandidabile fino al 2019 ed é stato condannato il 19 ottobre 2013 dalla Corte di Appello di Milano alla pena accessoria di due anni di interdizione dai pubblici uffici.

Con la discutibilissima sentenza del 10 aprile 2014  http://www.scribd.com/doc/219239594/Ordinanza-Berlusconi-Servizi-Sociali-2014 (riguardo alla quale Andrea Moro argomenta egregiamente nel suo articolo pubblicato dal Fatto quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/24/berlusconi-ai-servizi-sociali-lordinanza-letta-da-un-comune-cittadino/960310/)
Berlusconi viene affidato "in prova" ai servizi sociali e dovrà scontare la "pena" prestando "mansioni di animazione" per QUATTRO ORE SETTIMANALI presso una struttura per anziani a Cesano Boscone.


La ciliegina sulla farsa di questa condanna é arrivata con la riduzione della durata dell'affidamento ai servizi sociali, che si terminerà l'8 marzo, proprio il giorno della Festa della donna, notoriamente rispettata dal nostro delinquente...

Esaminando l'odiosità e l'entità del crimine commesso  da un parte, e la ridicola pena a cui é stato condannato Berlusconi dall'altra , anche un bambino dell'asilo concluderebbe che in Italia il crimine paga!

Se si vuole veramente cambiare l'Italia, come ha detto di voler fare Sergio Mattarella nel suo discorso di insediamento a Presidente della Repubblica davanti alle Camere, discorso nel quale si é rivolto alle speranze dei giovani, ed in cui ha fustigato la corruzione e le mafie, sarebbe stato un segnale veramente coerente e di forte moralità NON invitare i politici condannati alla propria cerimonia di investitura al Qurinale.

Se sono i politici stessi a non avere un comportamento coerente con le proprie parole, riguardo all'emarginazione nei fatti e con segnali pubblici dei colleghi che delinquono, non vengano poi questi stessi politici a stracciarsi le vesti in pubblico quando i cittadini, disgustati dalla pervicace assenza di autoriforma di una classe politica più che mediocre, quando non corrotta, eternamente attaccata alle proprie poltrone, diserteranno in massa i seggi elettorali!






lundi 2 février 2015

Appello del fior fiore degli economisti sul FT per la riduzione / cancellazione debito greco

L'appello del fior fiore degli economisti americani e britannici per la riduzione /cancellazione del debito greco
In fondo anche la Germania ha tratto benefici notevoli dalla cancellazione parziale del suo debito, con gli accordi di Londra del 1953
http://it.wikipedia.org/wiki/Accordo_sui_debiti_esteri_germanici

Fonte: Financial Times 22 gennaio 2015



January 22, 2015 11:45 pm

L'Europa trarrà benefici nel dare alla Grecia una nuova opportunità


Gli opinionisti del FT hanno recentemente riconosciuto che lo sgravio del debito é una condizione necessaria (anche se non sufficiente) per la ripresa della Grecia (Gilliant Tett, 17 gennaio, Wolfgang Münchau 5 gennaio, Peter Spiegel 7 gennaio).

Soltanto con tale sgravio la Grecia riuscirà a sviluppare una crescita economica che farà appello alle capacità del proprio popolo, contribuendo quindi ad un'Europa unita e democratica.

Secondo punto: un po' di riduzione del debito, soprattutto riguardo al debito ufficiale e bilaterale, in modo da lasciare spazio ad una manovra fiscale.

Terzo punto: avere più denaro per progetti di investimento efficaci, soprattutto per l'export

Il Piano Juncker potrabbe fornire una buona cornice per tali investimenti, da finanziare, ad esempio dalla Banca Europea per gli investimenti, I Fondi strutturali ed il fondo tedesco KfW.

Oltre ad aumentare la domanda aggregata, come misura dal lato dell'offerta, potrà anche intensificare la crescita futura.

La riduzione del debito non é una condizione sufficiente per creare una dinamica virtuosa, tuttavia:la Grecia deve portare avanti  le riforme. 
Crediamo che sia importante distinguere l'austerità dalle riforme; 
condannare l'austerità non implica essere conto le riforme.

La stabilizzazione macro-economica puo' essere raggiunta attraverso la crescita e la maggiore efficienza nell'esazione delle imposte piuttosto che attraverso tagli alla spesa pubblica, i quali hanno ridotto le fondamenta dei redditi e portato ad un incremento nella proporzione del debito.

Crediamo che l'Europa intera beneficierà del fatto che la Grecia riceverà una nuova chanche.
Dopotutto, come ci ha ricordato la Signora Tett, é stato grazie ad una sostanziale riduzione del debito, che l'economia tedesca é stata in grado di crescere e riformarsi negli anni 50.

Prof Joseph Stiglitz
Columbia University, Nobel Prize winner
of Economics
Prof Chris Pissarides
London School of Economics, 
Nobel Prize winner of Economics
Prof Charles Goodhart
London School of Economics
Prof Marcus Miller
Warwick University
Michael Burke
Economists Against Austerity
Prof Panicos Demetriadis
University of Leicester
Prof Stephany Griffith-Jones
IPD Columbia University
Prof Gustav A Horn
Macroeconomic Policy Institute (IMK)
Prof Mary Kaldor
London School of Economics
Neil MacKinnon
VTB Capital
Prof Jose Antonio Ocampo
Columbia University
Avinash Persaud
Peterson Institute for International Economics
Helmut Reisen
Shifting Wealth Consult
Robert Skidelsky
Emeritus Professor, University of Warwick
Prof Frances Stewart
University of Oxford
Prof Robert Wade
London School of Economics
Hilary Wainwright
Transnational Institute, Amsterdam
Prof Simon Wren-Lewis
Merton College Oxford

dimanche 1 février 2015

Mio commento all'articolo del Financial Times sul percorso politico di Mattarella e Renzi

(Traduzione italiana del mio commento all'articolo di Giulia Segreti e James Politi comparso sul Financial Times il 31  gennaio 2015)


Vorrei mitigare il vostro giudizio sulla reputazione di Mattarella e Renzi.

Riguardo a Sergio Mattarella, la sua famiglia é stata sempre in politica, e questa tradizione continua con suo figlio, Bernardo Giorgio, assegnato ad un lucrativo incarico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Suo Padre , Bernardo, era uno dei boss della Democrazia Cristiana siciliana.
I Mattarella sono siciliani, e per essere eletti in politica, come in tutto il Mezzogiorno, bisogna scendere a patti con la gente che il voto lo controlla.

P.S. Agggiungo, successivamente a mio commento sul FT, dichiarazioni dei pentiti sul link qui sotto dalle quali si evincerebbe che Piersanti Mattarella fosse stato ucciso perché in precedenza favorevole alla Mafia ed in seguito cambiato atteggiamento.
http://web.tiscali.it/almanaccodeimisteri/andreotti29.htm

Il fatto che suo fratello, Piersanti, a suo tempo Presidente della regione autonoma Sicilia, sia stato ucciso dalla Mafia non spiega perché sia stato ucciso.
Dopo l'uccisione del fratello, Sergio Mattarella é sceso in politica. E' stato nominato ministro diverse volte.



Vero é che va a suo merito il fatto di aver dato le dimissioni, assieme ad altri ministri della sinistra DC dal governo Andreotti nel 1990, quando fu varata la legge Mammi' disastrosa per la libertà nei media, in quanto si limitava a prendere atto della posizione dominante di Berlusconi.

Riguardo al primo ministro Renzi "con missione di scuotere l'apparato politico italiano", bisogna ricordare la lunga lista delle irrealistiche e quindi irrealizzate promesse da raggiungere riguardo alla sclerotica pubblica amministrazione durante i primi 100 giorni di governo nel 2014: riforma del mercato del lavoro per aprile, riforma fiscale per maggio, riforma della giustizia per giugno, rimborso dei 68 miliardi di euro di debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle società italiane entro giugno.



Da ultimo , ma non meno importante, ricordiamoci la promessa populista di Renzi di dare ad ogni italiano un bonus di 80€ , successivamente limitato ai soli lavoratori (escludendo quindi i pensionati, le partite IVA e gli indigenti) che é costata 10,5 miliardi di € solo in un anno ed é stata principalmente finanziata dai tagli agli enti locali.

Il denaro speso per questo regalo elettorale e populista sarebbe stato meglio impiegato nello stimolare le imprese italiane con sgravi fiscali o incrementando la ricerca e sviluppo italiani, tra i più bassi nell'Unione europea.