mercredi 3 juin 2015

La classe politia siciliana: la constatazione di un autentico fallimento

Ho letto che Lino Leanza, appena deceduto, http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Leanza , politico transitato imperturbabilmente dalla DC al lombardiano MPA, facendo prima una diversione attraverso CCD ed UCD, ultimamente avvicinatosi alla "sinistra" appoggiando Crocetta e la rielezione di Bianco a sindaco di Catania, che ha seduto sia all'Assemblea regionale siciliana , diventando assessore alla cultura e turismo ed anche vice-Presidente della Regione, nonché al Parlamento italiano,  sarebbe stato un grande politico siciliano.

Bisogna vedere cosa si voglia intendere per "grande politico"...

Se si intende per "grande politico" qualcuno che ha saputo occupare il potere per decenni in Sicilia, facendo appello sfrenato al clientelismo, senza dubbio Leanza questo lo é stato.

Ma un POLITICO degno di questo nome é INNANZITUTTO qualcuno che si spende costruttivamente per il proprio territorio ed i propri elettori, attraverso  un disegno coerente e che sappia guardare al futuro.
Un POLITICO degno di questo nome lo si giudica poi dai risultati in termini di progresso che ha saputo portare al suo territorio!

Se la Sicilia avesse  davvero una classe politica ed una pubblica amministrazione cosi' eccezionali ne avremmo le prove tangibili con una viabilità impeccabile, invece di dover andare da Catania a Palermo aggiungendo un'ora supplementare, con la salita e poi la ridiscesa a e da Polizzi Generosa, ad un tragitto già periglioso, tra tunnels non illuminati e viadotti in perenne senso alternato!



Avremmo le prove tangibili di una politica e di una pubblica amministrazione efficienti con treni veloci che collegherebbero da ogni parte l'isola con la capitale regionale (anche il Marocco, Africa del Nord, avrà a breve il treno ad alta velocità, inizialmente su 200 km tra Tangeri e Casablanca, e poi anche sulla dorsale atlantica http://www.tgvmaroc.ma/ ).

Avremmo le prove tangibili di una politica ed una pubblica amministazione efficienti che saprebbero gestire l'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE come i rifiuti solidi urbani ed i depuratori, invece di piegarsi ad interessi mafiosi che gestiscono le discariche ed ostacolano la raccolta differenziata, per cui l'Italia paga già multe salatissime all'Unione Europea o di continuare ad inquinare fiumi e mari.



Avremmo le prove tangibili di una politica ed una pubblica amministrazione efficienti con un'agricultura, una cultura ed un  turismo resi fulcri trainanti dell'economia, invece di ritrovarci con impianti inquinanti come petrolchimici di Augusta, di Milazzo e di Gela, e le arance cadute per terra perché non conviene neanche raccoglierle,


o i tours operators che preferiscono altre destinazioni turistiche perché in Sicilia niente é veramente organizzato (vedi gli orari di apertura dei musei, che spesso chiudono a partire dalle 13!),



avremmo ospedali fiori all'occhiello e non cliniche in cui si muore ancora di parto, come successo di recente a Catania!

Insomma questa storia della classe politica eccezionale, cari conterranei siciliani,raccontiamocela in un altro modo, perché una classe politica degna di questo nome e rispettabile, opera concretamente in favore del proprio territorio e dei propri cittadini,
sapendo individuare e puntare su progetti prioritari e strategici (come le infrastrutture ed il turismo sostenibile) e non "annaffiando" con famigerate tabelle H,  per fini puramente clientelari, le bocciofile di quartiere!

lundi 1 juin 2015

Quella solidarietà inattesa, che unisce Catania e Bruxelles

L'altra sera, a Bruxelles, alla riunione del collettivo "migranti" del PTB (Parti des Travailleurs belges) abbiamo avuto la piacevole sorpresa di apprezzare la solidarietà che collega città cosi' diverse come Catania e Bruxelles.

Dopo l'ennesimo naufragio a fine marzo nel canale di Sicilia ed il continuo tributo pagato in termini di vite umane, il medico e deputato al Parlamento della Regione di Bruxelles Claire Geraets, non ha retto più ed ha voluto venire a toccare con mano la terribile realtà dei migranti e richiedenti di asilo. Così ha prenotato un volo last minute ed é partita alla volta di Catania, accompagnata da un giornalista e da un avvocato.



Claire ci ha mostrato le foto dei moli del porto di Catania, con  gli attruppamenti dei cronisti venuti da tutta Europa, in attesa di collegarsi con la loro redazione.




Poi hanno sfilato davanti i nostri occhi le immagini di via Etnea,di Piazza Stesicoro e del corteo di sensibilizzazione con tanti giovani e tanti immigrati, da troppi anni in attesa di un responso alla loro richiesta di asilo.





E poi ancora le immagini del CARA di Mineo, presidiato inutilmente da soldati in tenuta da combattimento, dove il trio belga non ha potuto accedere, ma dove ha potuto ascoltare le testimonianze dei residenti, che fanno emergere da una parte una situazione insostenibile, a causa del sovraffollamento (4000 persone quando il centro é previsto per appena 1800) che comporta la negazione della dignità umana ai richiedenti di asilo e d'altra parte il business per le cooperative che gestiscono i CARA, che ricevono fondi comunitari per 35€ per migrante al giorno, ma che offrono a costoro condizioni di vita indegne  per degli esseri umani.




Inoltre i richiedenti di asilo, in attesa del responso delle Commissioni che devono vagliare la loro domanda,  sono completamente abbandonati a sé stessi, senza alcuna attività, senza corsi di lingua, e finiscono quindi spesso nelle mani della criminalità organizzata, ben lieta di sfruttare una manodopera al nero ed a bassissimo costo!

I richiedenti di asilo dovrebbero ricevere per le loro necessità giornaliere 4,5€.
Questa somma viene invece convertita arbitrariamente in una dotazione di un pacchetto di sigarette ogni due giorni, anche per i minori! Per avere del contante i migranti rivendono queste sigarette non richieste a 3,5€...
Insomma la precarietà regna sovrana e sono numerosi i casi di prostituzione per necessità...

Claire ci ha parlato poi della solidarietà e dell'accoglienza nei confronti dei richiedenti asilo operata a  Catania da organizzazioni come la CGIL, ma anche di bellissimi esempi di accoglienza da parte di singoli, nonostante l'altissimo tasso di disoccupazione, soprattutto femminile.

Un particolare giuridico e tecnico emerso in questa riunione é che i richiedenti di asilo non hanno possibilità pratica di farlo nelle ambasciate UE nei Paesi di provenienza, che siano devastati dalla guerra, in preda alla follia di un dittatore o perché perseguitati per la loro religione, le loro idee politiche o per il loro orientamento sessuale,  ma sono invece abilitati a farlo soltanto quando toccano il suolo dell'UE dopo i pericolosissimi "viaggi della speranza" fino ai "centri di smistamento" in Libia e poi attraverso il canale di Sicilia.

I rifugiati incontrati a Bruxelles hanno sottolineato che sarebbero rimasti volentieri in patria, ma sono stati costretti a fuggire dai loro Paesi a causa di guerre, di dittatori, dello sfruttamento insensato delle risorse e dell'inquinamento dei loro Paesi, questioni in cui le potenze occidentali hanno non poche responsabilità...

La serata si é conclusa con la condivisione di una bellissima foto in cui bambini di colore, fotografati davanti al centro di richiedenti l'asilo a Bruxelles, lanciano un appello: Non siamo pericolosi, siamo in pericolo!







mercredi 20 mai 2015

"Beddissima Sicilia"

Questo "spaccato" di interviste in Sicilia é destinato sia a chi siciliano non é, e magari neanche italiano, ma anche a tanti siciliani che non conoscono ancora bene le diverse sfaccettature culturali, sociali, artistiche, economiche e quindi anche politiche dell'Isola.
Sulla Sicilia spesso gli stranieri, ma anche gli italiani di altre regioni, ed anche gli stessi siciliani, vedi Pierangelo Buttafuoco con "Buttanissima Siclia", hanno numerosi preconcetti negativi (terra di Mafia, terra di fannulloni, terra di assistiti, terra in cui nulla cambierà mai, vedi il Gattopardo).
Attraverso quest'inchiesta e queste interviste a giovani e meno giovani protagonisti dell'Isola (imprenditori, artisti, esponenti della "società civile", ma anche semplici coltivatori diretti o "visionari") intendiamo verificare o inficiare la veridicità di questi "a priori" socio/politico/economici.
 GIOVANI:
ARTISTI : Alice Valenti (CT) dopo essere stata a bottega x 6 anni da un Maestro, ha rielaborato l'iconografia del carretto siciliano, trasponendola  su supporti della vita quotidiana (500, Vespa, mobilia...);

Vlady Art (CT) provocatorio street artist catanese


DOCENTI UNIVERSITARI: Katerina Papatheu (CT), ricercatore di greco moderno all'Università di Catania.



SCRITTORI:  Anna Agata Mazzeo (CT), autrice di un romanzo e giornalista free lance.
POLIEDRICI: Claudio Majorana (CT) studia medicina, fotografo, skater; ha appena pubblicato un libro di fotografie sui tours degli skaters stranieri in Sicilia.


ONLUS: Simona Cascio (Presidente ARCI SR, seconda da sinistra) lavora sull'affido dei minori straieri non accompagnati che arrivano massicciamente coi barconi.




MENO GIOVANI ma sempre stimolanti
IMPRENDITORI:
Renata Scicali (PA) creatrice e depositaria del marchio IceDress, artista, mercante d'arte ;  

Marilia Di Giovanni :titolare di una libreria storica di famiglia ad Ortigia (SR);




ARTISTI:
Emanuela di Bella (SR) artista con e su vetro; creatrice di vetrate , quadri e gioielli.

Paolo Madonia (PA): pittore internazionalmente affermato, si dedica ora a far conoscere e tutelare la sua Valle dello Jato;


 STRANIERI che vivono  in Sicilia:
Albane Cogné (Viagrande), professoressa di storia moderna all'università di Tours (Francia)


GIORNALISTI: Riccardo Orioles (Milazzo) fondatore dei "I Siciliani" diretto da Pippo Fava, assassinato dalla mafia catanese; si impegna anche a formare le giovani leve del giornalismo anti-mafia.


ONLUS: Cooperativa Prospettiva a S. Giovanni Galermo (CT), guidata da Pietro Mangano e Glauco Lamartina, che accoglie ed inquadra giovani con difficoltà familiari o con la giustizia, nonché minori stranieri non accompagnati.




LIBERI PROFESSIONISTI:
Riccardo di Bella (Viagrande, al centro con la camicia bianca) di cui si farebbe prima a spiegare cosa NON fa: avvocato, imprenditore nel turismo e nel fotovoltaico, organizzatore di un festival internazionale di cortometraggi.




Pippo Lollo (Trappitello, Taormina): coltivatore diretto e gestore di un frantoio tradizionale con macine e presse, con la passione per la terra e per la natura.



INCLASSIFICABILE: Nica Le Pira (CT) madre e memoria vivente di Francesco Virlinzi, voice scout, produttore discografico, scomparso a soli 40 anni nel 2000. Francesco, che aveva scoperto i REM ai loro debutti negli States, organizzo' il loro primo concerto in Italia, a Catania nell'agosto del 1995. Nica tiene viva la memoria di Francesco con un tributo musicale di alta qualità, ogni 28 luglio.


lundi 23 février 2015

Intervista su Sicilia Journal per promuovere matrimonio omosex



Giuseppe Fiamingo
Chi è Giuseppe Fiamingo?
“Ho avuto la fortuna di avere una madre catanese (Ada Aveline), molto aperta, che ha saputo trasmettermi questa apertura di spirito,  l’amore per la conoscenza, per i Paesi e per  le lingue straniere.   Mi ha incoraggiato a studiare l’inglese andando anche in Inghilterra d’estate quando avevo solo 6 anni!  A 14 anni, dopo due anni al ginnasio Cutelli, mia madre mi ha dato l’opportunità di frequentare il liceo a Bruxelles, alla Scuola europea, sperimentando una sorta di Erasmus ante litteram ed autofinanziato.  Il bello della scuola europea  é che, pur studiando nella tua lingua madre (nel mio caso l’italiano) , ti abitui a conoscere e convivere coi giovani delle diverse nazionalità europee, perché ci fai assieme educazione fisica, e ci studi storia e geografia.  Poi ho avuto voglia di “riprendere contatto” col mio Paese ed ho frequentato l’università commerciale Bocconi, dove mi sono laureato in Economia aziendale, con una tesi sull’aiuto della CEE ai Paesi in via di sviluppo.  E’ stato quindi naturale il ritorno a Bruxelles ed uno stage alla Commissione Europea.  Le prime esperienze lavorative sono state in uffici di consulenza su varie tematiche di interesse per clienti italiani.  Ho lavorato poi nel campo delle politiche europee relative all’agricoltura  e dell’agroalimentare, in gruppi come la Lega delle Cooperative o la Ferrero.  Sono stato in seguito selezionato come agente temporaneo per la Commissione europea, dove ho lavorato sei anni nel regime internazionale agli scambi per i prodotti agricoli trasformati, occupandomi sia di tematiche industriali che di negoziazioni commerciali con Paesi come la Turchia, Israele e gli Stati Uniti.  Nel frattempo, tanto per non smentire l’apertura alla multiculturalità, avevo incontrato mia moglie, belga francofona,con cui abbiamo poi avuto due figli, Mathilde che oggi ha 23 anni e Luca che ne ha 21.  In seguito ho avuto varie e diverse esperienze lavorative, spazianti dalla gestione di un frantoio oleario nella pianura di Taormina alla gestione di un’agenzia immobiliare a Bruxelles, sempre provvedendo ad una formazione continua professionale”.
Qual è il tuo rapporto con l’Italia e la Sicilia, in particolare?
“Continuo ad adorare il mio Paese, ed in particolare la Sicilia, anche se mi addolora vedere la natura devastata da “pirati” che si trovano di fronte  uno Stato indifferente, troppo spesso rappresentato da un’amministrazione pletorica ed inefficace  e da politici che non perseguono gli interessi comuni!”
Promotore della raccolta di firme per la petizione online a favore dei matrimoni delle coppie omosessuali, indirizzata a Matteo Renzi, cosa l’ha portata a perorare la causa?
“L’idea della petizione a Renzi  per avere finalmente anche in Italia il matrimonio omosessuale nasce semplicemente dal mio innato senso di giustizia , nonché dalla considerazione che a pari doveri (la tassazione) si devono accompagnare pari diritti, tra coppie coniugate eterosessuali ed omosessuali.  In Italia il matrimonio civile prevede una tutela del coniuge riguardo ai diritti relativi all’abitazione coniugale, ai congedi lavorativi, all’assistenza sanitaria ed alla possibilità di visitare il coniuge in una struttura ospedaliera, alla reversibilità della pensione ed anche riguardo alla successione, al di là delle disposizioni testamentarie.  Tutto ciò  in Italia non é accessibile a chi coniugato non é, come le coppie omosessuali”.
Se molti Paesi europei si sono allineati all’esigenza di uguagliare i diritti di tutti a unirsi in matrimonio indipendentemente dagli orientamenti sessuali, perché l’Italia resta indietro?
“Riguardo ai diritti civili l’Italia é ormai relegata a fanalino di coda nell’Unione Europea.  Oltre al matrimonio omosessuale, basti pensare al diritto di fine vita, sempre negato anche dopo le tristissime derive e strumentalizzazioni del caso Englaro. Per l’Italia, l’alibi di Paese cattolico che non tollererebbe il matrimonio omosessuale non mi sembra pertinente, visto il calo massiccio in questi ultimi decenni riguardo alla frequentazione delle funzioni cattoliche.  Inoltre Paesi con tradizione cattolica come il Belgio, o la Spagna, sono stati tra i pionieri mondiali , dopo l’Olanda, nell’introduzione del matrimonio omosessuale.  Riguardo all’Italia mi sembra piuttosto, come per altre tematiche relative ai diritti civili, una questione di corretta informazione dei cittadini e di dialogo corretto e pacato con e tra politici che siano chiamati a rispondere ai propri elettori. Ma in Italia, con una legge elettorale coi listini bloccati, si é creata una classe politica completamente irresponsabile riguardo agli elettori!”
UE
Che tipo di riscontro sta avendo questa petizione online, il paese risponde sensibilmente all’argomento, o a firmare sono solo gli omosessuali?
“In verità mi aspettavo maggior sostegno da parte dalle associazioni LGBT, ma ho avuto risposte insperate da singoli attivisti, che mi hanno già procurato due interviste, oltre questa.  Abbiamo superato 3.300 firme, ma il traguardo che ci siamo posti é di 10.000 firme. Ce la potremo fare con l’aiuto dei media e soprattutto la sensibilizzazione di cittadini.  Un punto su cui é opportuno insistere é che col matrimonio omosessuale le coppie etero non perderanno alcun diritto!  Si tratta quindi di una battaglia di pura civiltà, per potere fare beneficiare della parità dei diritti portati dal matrimonio quella parte della comunità LGBT che desidera sposarsi”.
Matrimoni_gay_biglietto
Come si accede alla petizione, possono firmare tutti?
“Certo, é una petizione on-line aperta a tutti , in cui basta indicare il proprio nome e cognome e si può anche lasciare un eventuale commento sulla propria motivazione alla firma della petizione. Ecco il link:https://www.change.org/p/matteo-renzi-estenda-matrimonio-civile-a-coppie-omosex-secondo-sentenza-4184-2012-corte-cassaz “.
Quanto i retaggi di una cultura basata sul machismo siciliano avrebbero condizionato questa scelta di avviare una petizione, se fosse rimasto in Sicilia, dove i termini ‘gay’ e ‘lesbica’ sono utilizzati con accezione dispregiativa?
“Credo che solo quando gli italiani prenderanno finalmente in mano la propria informazione, attraverso l’ accesso Internet alle svariate fonti di informazioni esistenti, invece di seguire slogan populisti di politici che sanno solo urlare, facendo appello alla pancia o alla paura del diverso, avremmo infine una società migliore”.
 Il riconoscimento del matrimonio egualitario porterà a nuove battaglie per l’adozione dei figli da parte di coppie omosessuali, a suo parere l’Italia è pronta per abbattere certi stereotipi di genere e a riconoscere pari diritti? Cosa deve essere ancora fatto per abolire qualunque tipo di discriminazione?
“Credo che le battaglie civili vadano fatte tappa per tappa. Renzi aveva promesso aperture con un decreto di legge sulle “civil partnership”  (Decreto Cirinnà) dando alle coppie omosessuali gli stessi diritti delle coppie coniugate, ma anche questo provvedimento sembra essersi arenato tra gli annunci ad effetto della “svolta buona”…
Ogni genitore dovrebbe educare i figli al rispetto dell’altro e del mondo. Che impostazione ha adottato per l’educazione dei suoi figli? Cosa augura per il loro futuro?
“Credo e spero di aver educato, insieme a mia moglie, i nostri figli al rispetto del prossimo, naturalmente anche del diverso, nel rispetto dell’ambiente e per un uso oculato delle risorse (terra, acqua, energia, cibo…), in modo di potere trasmettere alla nostra discendenza un mondo ancora sostenibile.  Per il futuro dei nostri figli credo che sia inoltre  importante trasmettere loro l’amore per la conoscenza, per la cultura e per la natura, trasmettendo loro  il valore della costruzione della propria conoscenza attraverso lo studio e l’applicazione, sia da soli, assecondando la propria curiosità, ma anche osando dire ad un professore o al proprio interlocutore “non ho capito”, in modo che questo si spieghi meglio”.
bruxelles Grand Place

vendredi 20 février 2015

Siamo tutti Charlie, ma attenzione ai politici che ci marciano...



L'11 gennaio a Parigi sono accorsi i capi di Stato di vari Paesi a mostrare la loro solidarietà alla Francia dopo gli attentati degli islamisti radicali che avevano decimato la redazione di Charlie Hebdo e poi seminato terrore e morte attorno a Parigi.

In verità molti di questi capi di Stato e plenipotenziari hanno sfilato a Parigi  facendo puro "greenwashing". 
Se andiamo infatti a verificare come vengono trattati i diritti umani in casa di questi signori, il quadro della coerenza ne esce più che ammaccato!

A Parigi era presente l'ambasciatore dell'Arabia Saudita, la stessa che in nome di JeSuisCharlie fa amministrare 1000 frustare al blogger Raif Badawi, lo condanna a 10 anni di prigione e gli dà una multa di 250.000 dollari! 

Era anche presente l'ambasciatore della Russia di Putin, la stessa Russia in cui, secondo Human Rights Watch, sono aggrediti violentemente esponenti della comunità LGBT, sono infranti i diritti umani nella Crimea, da poco occupata manu militari http://www.hrw.org/europecentral-asia/russia



A Parigi vi era anche il primo ministro israeliano Netayanu, quell'Israele che mantiene il blocco illegale sulla banda di Gaza, i cui edifici sono stati distrutti in gran numero, e la popolazione costretta quindi a dormire quest'inverno all'addiaccio, causando la morte x ipotermia di diversi bambini palestinesi.
Lo stesso Israele che nei territori occupati, durante la seconda Intifada, secondo la Commissione delle Nazioni Unite sui diritti umani, ha esercitato "frequente e sistematica violazione dei diritti umani attraverso la forza di occupazione, in particolare uccisioni di massa e punizioni collettive come demolizioni di case ed il blocco dei Territori Palestinesi, misure che costituiscono crimini di guerra, flagranti violazioni del diritto umanitario internazionale nonché crimini contro l'umanità"
http://en.wikipedia.org/wiki/Human_rights_in_Israel#Human_rights_in_the_occupied_territories



A Parigi ha sfilato anche il Presidente dell'autortà palestinese Abbas, la stessa autorità palestinese che porta a processo e fa condannare ad un anno di prigione chi critica il suo Presidente , Abbas, su Facebook o che arresta chi inizia una campagna contro la corruzione...
La stessa autorità palestinese già responsabile in passato per l'uccisione di diversi giornalisti e che ne ha fatto arrestare cinque soltanto nel 2012...
http://en.wikipedia.org/wiki/Human_rights_in_the_Palestinian_territories



A Parigi nel corteo dei capi di stato vi era anche l'ambasciatore della Turchia di Erdogan. Ricordiamo che nel 2014 il Consiglio d'Europa ha reso 94 sentenze costatando la violazione dei diritti umani in Turchia.
http://www.echr.coe.int/documents/cp_turkey_fra.pdf
Inoltre l'associazione Human Rights Watch denuncia la "regressione dei diritti umani e dello Stato di diritto in Turchia in seguito alle manifestazioni di massa avvenute nel 2013 ed alle accuse di corruzione che portano al cuore del governo dell'AKP. Human Rights watch ha formulato delle raccomandazioni  concrete vertenti su 4 punti: maggiore conisiderazione per i diritti umani nell'ambito del processo di pace in corso col Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) maggiore presa in conto per una riforma del sistema giudiziario penale; fine dell'impunità riguardo agli abusi attuali e passatii commessi da agenti statali e della violenza nei confronti delel donne; nonché la fine delle restrizioni applicantesi  ala libertà di espressione, ai media, ad Internet ed ai diritti di riunione e di associazione" 


Quindi non lasciamoci influenzare passivamente dalle immagini che ci propinano i media assoggettati agli uffici stampa dei "leaders" mondiali, ma badiamo alla sostanza.

Verificare ed incrociare i dati richiede tempo, ma ne vale la pena!



mercredi 4 février 2015

Perché in uno Stato degno di questo nome un politico condannato va estromesso

Qui in Europa noi facciamo cosi', se un politico viene condannato, anche per una mela rubata al supermercato  o anche per un reato abbastanza leggero come la corruzione sportiva, come successo a Bernard Tapie in Francia, la sua carriera politica é FINITA!

Lo stesso non sembra proprio che succeda in Italia.

Al di là della condanna definitiva (coi tre gradi di giudizio, un lusso fantastico, che ci costa tantissime prescrizioni e con cui la certezza della pena va a farsi benedire) un politico condannato già in primo grado dovrebbe essere costretto all'oblio, se non dal suo partito, almeno da un'opinione pubblica resa cosciente ed attenta da media INDIPENDENTI.


Per fare il caso del peggiore delinquente ad oggi della nostra classe poltica, Silvio Berlusconi, cercando nel suo dossier giudiziario,  esce fuori un papello lungo due metri, tra precrizioni, amnistie, fatti che non costituiscono più reato (nel senso che hanno cambiato la legge dopo che l'autore aveva compiuto il delitto) e procedimenti ancora in corso, 
http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi

Nella situazione odierna Berlusconi é un condannato, nel processo "Mediset", per reati socialmente odiosi come la frode fiscale (per 6,6 milioni di € nel 2001 ma estinti per prescrizione, per 4,9 milioni di € nel 2002 e per 2,4 milioni di € nel 2003) il falso in bilancio e l'appropriazione indebita.

Berlusconi é stato condannato il 1° agosto 2013 dalla Corte di Cassazione a 4 anni per frode fiscale, di cui tre anni condonati a seguito dell'indulto del 2006 ed ad un versamento, per 10 milioni di euro, a fronte pero' di un'evasione fiscale accertata di 13,9 milioni, di € di cui 6,6 milioni di € del 2001 prescritti.

A seguito della legge "Severino" Berlusconi ha perso il seggio di senatore, risulta incandidabile fino al 2019 ed é stato condannato il 19 ottobre 2013 dalla Corte di Appello di Milano alla pena accessoria di due anni di interdizione dai pubblici uffici.

Con la discutibilissima sentenza del 10 aprile 2014  http://www.scribd.com/doc/219239594/Ordinanza-Berlusconi-Servizi-Sociali-2014 (riguardo alla quale Andrea Moro argomenta egregiamente nel suo articolo pubblicato dal Fatto quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/24/berlusconi-ai-servizi-sociali-lordinanza-letta-da-un-comune-cittadino/960310/)
Berlusconi viene affidato "in prova" ai servizi sociali e dovrà scontare la "pena" prestando "mansioni di animazione" per QUATTRO ORE SETTIMANALI presso una struttura per anziani a Cesano Boscone.


La ciliegina sulla farsa di questa condanna é arrivata con la riduzione della durata dell'affidamento ai servizi sociali, che si terminerà l'8 marzo, proprio il giorno della Festa della donna, notoriamente rispettata dal nostro delinquente...

Esaminando l'odiosità e l'entità del crimine commesso  da un parte, e la ridicola pena a cui é stato condannato Berlusconi dall'altra , anche un bambino dell'asilo concluderebbe che in Italia il crimine paga!

Se si vuole veramente cambiare l'Italia, come ha detto di voler fare Sergio Mattarella nel suo discorso di insediamento a Presidente della Repubblica davanti alle Camere, discorso nel quale si é rivolto alle speranze dei giovani, ed in cui ha fustigato la corruzione e le mafie, sarebbe stato un segnale veramente coerente e di forte moralità NON invitare i politici condannati alla propria cerimonia di investitura al Qurinale.

Se sono i politici stessi a non avere un comportamento coerente con le proprie parole, riguardo all'emarginazione nei fatti e con segnali pubblici dei colleghi che delinquono, non vengano poi questi stessi politici a stracciarsi le vesti in pubblico quando i cittadini, disgustati dalla pervicace assenza di autoriforma di una classe politica più che mediocre, quando non corrotta, eternamente attaccata alle proprie poltrone, diserteranno in massa i seggi elettorali!






lundi 2 février 2015

Appello del fior fiore degli economisti sul FT per la riduzione / cancellazione debito greco

L'appello del fior fiore degli economisti americani e britannici per la riduzione /cancellazione del debito greco
In fondo anche la Germania ha tratto benefici notevoli dalla cancellazione parziale del suo debito, con gli accordi di Londra del 1953
http://it.wikipedia.org/wiki/Accordo_sui_debiti_esteri_germanici

Fonte: Financial Times 22 gennaio 2015



January 22, 2015 11:45 pm

L'Europa trarrà benefici nel dare alla Grecia una nuova opportunità


Gli opinionisti del FT hanno recentemente riconosciuto che lo sgravio del debito é una condizione necessaria (anche se non sufficiente) per la ripresa della Grecia (Gilliant Tett, 17 gennaio, Wolfgang Münchau 5 gennaio, Peter Spiegel 7 gennaio).

Soltanto con tale sgravio la Grecia riuscirà a sviluppare una crescita economica che farà appello alle capacità del proprio popolo, contribuendo quindi ad un'Europa unita e democratica.

Secondo punto: un po' di riduzione del debito, soprattutto riguardo al debito ufficiale e bilaterale, in modo da lasciare spazio ad una manovra fiscale.

Terzo punto: avere più denaro per progetti di investimento efficaci, soprattutto per l'export

Il Piano Juncker potrabbe fornire una buona cornice per tali investimenti, da finanziare, ad esempio dalla Banca Europea per gli investimenti, I Fondi strutturali ed il fondo tedesco KfW.

Oltre ad aumentare la domanda aggregata, come misura dal lato dell'offerta, potrà anche intensificare la crescita futura.

La riduzione del debito non é una condizione sufficiente per creare una dinamica virtuosa, tuttavia:la Grecia deve portare avanti  le riforme. 
Crediamo che sia importante distinguere l'austerità dalle riforme; 
condannare l'austerità non implica essere conto le riforme.

La stabilizzazione macro-economica puo' essere raggiunta attraverso la crescita e la maggiore efficienza nell'esazione delle imposte piuttosto che attraverso tagli alla spesa pubblica, i quali hanno ridotto le fondamenta dei redditi e portato ad un incremento nella proporzione del debito.

Crediamo che l'Europa intera beneficierà del fatto che la Grecia riceverà una nuova chanche.
Dopotutto, come ci ha ricordato la Signora Tett, é stato grazie ad una sostanziale riduzione del debito, che l'economia tedesca é stata in grado di crescere e riformarsi negli anni 50.

Prof Joseph Stiglitz
Columbia University, Nobel Prize winner
of Economics
Prof Chris Pissarides
London School of Economics, 
Nobel Prize winner of Economics
Prof Charles Goodhart
London School of Economics
Prof Marcus Miller
Warwick University
Michael Burke
Economists Against Austerity
Prof Panicos Demetriadis
University of Leicester
Prof Stephany Griffith-Jones
IPD Columbia University
Prof Gustav A Horn
Macroeconomic Policy Institute (IMK)
Prof Mary Kaldor
London School of Economics
Neil MacKinnon
VTB Capital
Prof Jose Antonio Ocampo
Columbia University
Avinash Persaud
Peterson Institute for International Economics
Helmut Reisen
Shifting Wealth Consult
Robert Skidelsky
Emeritus Professor, University of Warwick
Prof Frances Stewart
University of Oxford
Prof Robert Wade
London School of Economics
Hilary Wainwright
Transnational Institute, Amsterdam
Prof Simon Wren-Lewis
Merton College Oxford